I datori di lavoro, pubblici e privati, potranno continuare ad organizzare il lavoro dei propri dipendenti applicando il cd. smart working semplificato, prescindendo pertanto dagli accordi individuali e dagli obblighi informativi previsti dalla disciplina ordinaria. La proroga “non oltre” il 30 aprile 2021 del termine, inizialmente stabilito nel 31 marzo 3021, arriva da due emendamenti approvati, nella seduta del 20 febbraio, dalle Commissioni Riunite di Affari costituzionali e Bilancio della Camera al disegno di legge di conversione del decreto Milleproroghe. Il provvedimento si avvia ora all’esame dell’Aula per essere approvato in tempi ristretti.