Dal 1° luglio 2018 i datori di lavoro del settore privato sono soggetti al nuovo obbligo di pagamento delle retribuzioni con modalità tracciabili. Non è più possibile erogare in contanti anche un acconto di stipendio, seppure di modesta entità, né alcun’altra somma esposta nel LUL. Si tratta di una scelta che già molte aziende hanno compiuto, per ragioni di opportunità e per cautelarsi da eventuali contenziosi con i dipendenti, ma che adesso diventa un obbligo di legge, la cui violazione comporta l’irrogazione di sanzioni, oltretutto non diffidabili. Quali datori di lavoro sono obbligati e quali sono esclusi? Come si deve procedere correttamente?