Ora che il reddito di cittadinanza è realtà, emergono i potenziali rischi. Il primo. Ci si chiede se, nell’alternativa fra lavoro e reddito di cittadinanza, si scelga alla fine quest’ultimo, che in certi casi potrebbe essere anche d’importo superiore alla retribuzione. Il secondo, invece, è più occulto. Riguarda le azioni messe in atto per evitare che i soldi destinati a contrastare la povertà non finiscano a chi non ne avrebbe diritto. Le sanzioni previste non sembrano efficienti. Perché non prevedere allora, in maniera espressa, la possibilità di attivare una forma di sorveglianza ispettiva?