Dopo due anni di blocco della perequazione automatica, l’importo delle pensioni dal 2018 avrà un piccolo incremento. A stabilirlo un decreto del MEF , che fissa al +1,1 il tasso provvisorio di rivalutazione da applicare il prossimo anno. Contemporaneamente, è stato fornito il valore percentuale di variazione definitivo per quest’anno, che è pari a zero. Il ritocco delle pensioni avrà impatti anche sull’importo del trattamento minimo, dell’assegno sociale e della rendita assistenziale corrisposta agli ultrasessantacinquenni privi di altri redditi. Dal 2019 si tornerà, invece, al meccanismo della formula per scaglioni: come funziona?