Il decreto su quota 100 e reddito di cittadinanza interviene anche sui requisiti di pensionamento anticipato e dei lavoratori precoci, sterilizzando fino al 2026 gli effetti dell’indicizzazione automatica alla speranza di vita. A prescindere dall’età anagrafica è, di conseguenza, possibile il pensionamento anticipato con 42 anni e 10 mesi di contributi per gli uomini e 41 anni e 10 mesi per le donne. I lavoratori precoci possono accedere alla pensione anticipata con 41 anni di contributi a prescindere dall’età. Va, però, sottolineato che per il pensionamento anticipato e per i lavoratori precoci si ripristinano le finestre mobili trimestrali.