Il licenziamento di un lavoratore effettuato in seguito ad una condotta fraudolenta e dolosa è legittimo, anche se la contestazione del comportamento non è immediata. Il datore di lavoro deve disporre del tempo necessario per accertare i fatti e valutare le eventuali giustificazioni del dipendente. A precisarlo è la Corte di Cassazione, con la sentenza n. 7839, depositata il 29 marzo 2018.