Il corpo centrale del pacchetto lavoro della legge di Bilancio 2018 è rappresentato dagli incentivi all’assunzione dei giovani. Una prima analisi delle norme fa emergere però alcune perplessità. In particolare, dopo aver sottolineato che non sono ostativi all’assunzione incentivata i periodi trascorsi in apprendistato “non consolidatosi” al termine della formazione, la legge di Bilancio stabilisce che le agevolazioni contributive non si applicano se si assumono lavoratori che, in precedenza, hanno avuto rapporti di lavoro a tempo indeterminato con lo stesso datore che intende assumerli o con altri datori. Questa disposizione, se non modificata, rischia di essere particolarmente penalizzante sia nei confronti dei giovani, che delle imprese: per quale motivo?