Le aziende che non chiedono la cassa integrazione ordinaria, l’assegno ordinario e la cassa integrazione in deroga con causale Covid-19 perdono il diritto all’esonero contributivo del decreto Ristori se non rispettano il divieto di licenziamento per tutto il periodo astrattamente previsto per la fruizione dell’esonero, ossia fino al 31 gennaio 2021. E’ quanto ha chiarito l’INPS con la circolare n. 24 del 2021. I datori di lavoro che fruiscono dell’agevolazione non possono avvalersi inoltre, per il medesimo lavoratore, dell’incentivo strutturale all’occupazione giovanile.