Il datore di lavoro potrebbe trovarsi nelle condizioni di accettare le dimissioni del lavoratore padre non preventivamente convalidate dall’Ispettorato del lavoro territorialmente competente, esponendosi al rischio di una impugnazione delle stesse da parte del lavoratore. Per garantire all’azienda la conoscibilità della situazione familiare del dipendente, le dimissioni dal lavoratore padre nei primi tre anni di vita del bambino devono essere convalidate solo se è stata presentata domanda di fruizione del congedo per paternità o a prescindere da tale condizione? Al quesito risponde l’Ispettorato nazionale del lavoro con la nota del 25 settembre 2020, n. 749.