I lavoratori che hanno cessato o interrotto la propria attività lavorativa possono effettuare, a seguito di autorizzazione dell’INPS, il versamento della contribuzione volontaria per ottenere il diritto alla pensione e aumentare l’importo dell’assegno. I contributi volontari possono anche essere versati al termine del periodo di NASpI a cui si ha diritto, in regime di divieto di licenziamento (operativo fino al 31 marzo 2021), a seguito di risoluzione consensuale. E’ quanto chiarisce l’INPS con il messaggio n. 4464/2020. Novità giungono anche dalla legge di conversione del decreto Ristori.