Il decreto Dignità stabilisce l’obbligo per i datori di lavoro di indicare espressamente il termine nel contratto di lavoro a tempo determinato. Sembra che il legislatore abbia voluto escludere “la possibilità di desumere da elementi esterni al contratto la data di scadenza”. Ma è proprio vero? Sembrerebbe di no dato che, nella circolare n. 17 del 2018, il Ministero del lavoro conferma, comunque, la possibilità che, in alcune situazioni, il termine del rapporto di lavoro continui a desumersi indirettamente. E’ per esempio il caso della sostituzione della lavoratrice in maternità, per la quale non è possibile conoscere, ex ante, l’esatta data di rientro al lavoro.