I diritti riconosciuti al lavoratore a fronte della mora del datore di lavoro non si esauriscono nel risarcimento del danno, ma includono anche il diritto alla controprestazione, nel rispetto dei princìpi generali del diritto delle obbligazioni, che, pur con le peculiarità connaturate alla specialità del rapporto di lavoro, perseguono anche in quest’àmbito un’essenziale funzione di tutela. La Corte Costituzionale nella sentenza n. 29/2019 del 28 febbraio 2019 è intervenuta in un giudizio in cui le censure del rimettente si appuntano sulla qualificazione in termini risarcitori dell’obbligo del datore di lavoro che non ottemperi all’ordine di riammettere il lavoratore nell’impresa, dopo l’accertamento della nullità, dell’inefficacia o dell’inopponibilità della cessione del ramo di azienda.