In Italia dal 2012 è operativa la procedura per richiedere la Blue card, che consente l’ingresso ed il soggiorno, per periodi superiori a tre mesi, di soggetti non cittadini dell’UE, in possesso di un titolo di istruzione superiore e di un contratto di lavoro valido o un’offerta di lavoro vincolante nell’Unione europea. La procedura è semplificata e consente al datore di lavoro di sostituire la richiesta di nulla osta con una mera comunicazione allo Sportello Unico per l’Immigrazione della proposta di contratto di soggiorno o dell’offerta vincolante di lavoro. Ma attualmente la Blue Card non ha raggiunto i risultati sperati, mostrando evidenti segni di inadeguatezza, ai quali risponde ora la Commissione europea con alcune proposte di modifica: quali?